Testi Sacri Tantra
Alcuni dei Testi Sacri ai quali i nostri lignaggi fanno riferimento
MAHARNIRVANA TANTRA
Il "Tantra della Grande Liberazione" (Mahanirvana Tantra) è uno dei testi più importanti dedicati al culto del Tantra. È stato tradotto da Sir John Woodroffe sotto lo pseudonimo di Arthur Avalon. Woodroffe fu il primo studioso occidentale a tradurre in inglese i testi segreti del Tantra con l'aiuto dei pochi sapienti capaci di comprenderli a fondo.Il Mahanirvana Tantra consiste in una serie di conversazioni tra Shiva e Parvati, la sua Shakti. Shiva espone alla sua consorte un percorso spirituale adatto all’era di Kali. Parla delle varie tecniche di meditazione per poter andare oltre le influenze della natura e le degenerazioni del Kali Yuga e potersi così elevare ad una consapevolezza di sé più ampia, condizione base per poter vincere il ciclo di nascita e morte. Descrive minuziosamente le cerimonie sacre, i riti, gli Yantra e i Mantra ad esse connesse. Parla dell’eterna legge del Dharma, del culto al Brahman e alla Shakti. I Tantra indiani, che sono numerosi, costituiscono le Scritture (Shastra) del Kaliyuga, e come tali sono la fonte voluminosa del presente e pratico "induismo" ortodosso. I Tantra Shastra sono, infatti, qualunque siano le loro origini storiche, uno sviluppo del Vaidika Karmakanda, promulgato per soddisfare le esigenze di questa età. Shiva dice: "Per il bene degli uomini dell’era di Kali, uomini privi di energia e dipendenti per vivere dal cibo che mangiano, la dottrina Kaula, o essere di buon auspicio! è stata data" (Cap. IX, versetto 12). Al Tantra dobbiamo quindi volgere il nostro sguardo se vogliamo comprendere bene sia i rituali che lo yoga, o i sadhana di ogni genere, come anche i principi generali di cui queste pratiche non sono altro che l'espressione oggettiva.
KULARNAVA TANTRA
Il Kularnava Tantra è uno dei testi più importanti della tradizione Kaula e Nath ed è considerato un’autorità nella letteratura tantrica. Il libro – degno di studio da parte di chi vuole comprendere i principi e la pratica della via tantrica –si presenta in forma di dialogo tra il Signore dello yoga, Shiva, e la sua Shakti, la Madre dell’universo.
Il Tantra è una guida alla liberazione spirituale ‘senza i limiti e le costrizioni’ della religiosità sociale. Il significato dei testi può sembrare a prima vista palese, ma la maggior parte di essi usa un linguaggio che va interpretato, vissuto e realizzato a livelli differenti. Secondo la tradizione, ogni cosa ha un significato fisico, sottile e trascendente, e la Devi con la Sua maya può confondere o illuminare. Si dice che la persona non pura e con una mentalità animale sia predisposta a fraintendere il significato dei testi. La comprensione del loro linguaggio ermetico si trova andando alla radice della filosofia tantrica, in cui non esiste Shiva senza Shakti, e lo yoga è la realizzazione dell’unità di tutte le cose.
Il Kularnava Tantra è dedicato all’aspetto superiore di Shiva, chiamato Ardhanarishvara. Questo aspetto riunisce in un’unica forma Shiva e Shakti, e rappresenta l’unione dei principi maschile e femminile, ida e pingala (ha-tha), del respiro esalato e di quello inalato. Ogni capitolo è chiamato ullasa o beatitudine, in riferimento al nettare divino di cui gode chi partecipa all’unione di Shiva e Shakti
YONI TANTRA Bengala, India, ca. 1650
Lo Yoni Tantra è un testo sacro del Bengala (XVI secolo) che si occupa principalmente della descrizione di Yoni Puja, o "Messa della Vulva"; uno dei rituali tantrici segreti ed esoterici dedicati a creare - e consumare - il fluido sacro che si chiama yonitattva (Skt., sostanza yoni). Secondo questo testo, l'unione sessuale (mithunam) è una parte indispensabile del rituale tantrico e può essere eseguita da e con donne tra i dodici ei sessant'anni, sposate o meno, tranne che per una ragazza che non ha ancora le mestruazioni. Il testo specifica nove tipi di donne (navakanya) che possono eseguire questi rituali, ma proibisce esplicitamente una costellazione incestuosa madre / figlio. In generale, Promuove l'uso dei cinque makara e lascia la scelta del partner, del luogo e del tempo al praticante. Tuttavia, il sadhaka maschio è esplicitamente ammonito "mai a ridicolizzare uno yoni" e trattare tutte le donne bene e mai essere offensivo nei loro confronti. Nelle due citazioni seguenti, diventa chiaro il motivo per cui il testo porta il suo nome, dimostrando che lo yoni è veramente il centro dell'adorazione.
DEVI MAHATMYAN
Il testo Devi Mahatmya è un testo devozionale e il suo scopo non è quello di analizzare forme divine o idee astratte, ma di lodare . Ciò realizza con un fondamento filosofico, in cui la femmina è il creatore primordiale; lei è anche il Tridevi come il creatore secondario, il sostenitore e il distruttore. Viene presentata, attraverso un linguaggio di lode, come colei che abita in tutte le creature, come l'anima, come il potere di conoscere, il potere di volontà e il potere di agire. È coscienza di tutti gli esseri viventi, è intelligenza, è materia, e lei è tutto ciò che è forma o emozione.
SHIVA SAMHITA
Śiva Saṃhitā, dal sanscrito significa "La raccolta di Shiva", è un testo di Hatha Yoga ad opera di un autore sconosciuto nel XVIII secolo. È uno dei principali testi di Hatha Yoga, insieme a Gheraṇḍa Saṃhitā e Haṭhayoga Pradīpikā ed è considerato il più completo testo di Hatha Yoga sul piano filosofico tra quelli conosciuti. È il testo più recente e, per primo, affronta il concetto che qualunque adepto può essere in grado di praticare yoga e di ottenerne benefici.
Il testo è organizzato in 5 capitoli (patala) per un totale di 545 strofe:
1 il principio vitale: la liberazione e il punto di vista psicologico dell'Hatha Yoga
2 La conoscenza: le nadi, il fuoco interiore e il jiva
3 la pratica: i venti del corpo (vàyu), l'importanza del guru, i quattro passi dello Yoga, le cinque visualizzazioni e quattro āsana descritti dettagliatamente
4 Lle mudra: le undici mudra
5 la meditazione: gli ostacoli che il praticante incontra sulla via della liberazione, i quattro tipi di yoga, l'invocazione dell'ombra, l'ascolto del suono interiore, la dhàranà i centri esoterici di energia (chakra), il ràja-yoga, il ràjadihiràja-yoga, il mantra.